DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».»
Gv 13,36-38
Come vivere questa Parola?
Darò la mia vita per te Signore, e poi ci lamentiamo se non troviamo il tempo buono, la camicia pulita e il pranzo di nostro gradimento.
Darò la mia vita per te Signore, e poi non siamo capaci di accettare il collega noioso e arrivista, il coniuge invecchiato e stanco, il genitore pedante e intransigente.
Darò la mia vita per te Signore, e poi non vogliamo uscire dal nostro angolo di comfort e abbiamo paura di avventurarci in strade diverse da quelle che abbiamo sempre percorso.
Darò la mia vita per te Signore, e poi non vogliamo sporcarci le mani per vivere una vita di donazione e di solidarietà e occuparci degli altri a tempo pieno.
Darò la mia vita per te Signore, e poi come Pietro anche noi rinneghiamo il Signore non solo con le parole ma soprattutto con le scelte di vita.
Darò la mia vita per te Signore? Ma, invece, sei tu che dai la tua vita per me, sempre.
Signore insegnaci che dare la vita per gli altri è una cosa seria e va vissuta in pienezza e non solo a parole, ma con la vita, così come hai fatto Tu.
La voce di uno scrittore
“Quando Cristo in un momento simbolico fondò la Sua grande società, scelse come pietra angolare non il brillante Paolo né il mistico Giovanni, ma un arruffone, uno snob, un codardo, in una parola: un uomo. E su questa pietra Egli ha costruito la Sua Chiesa, su cui le porte dell’inferno non hanno avuto la meglio. Tutti gli imperi e tutti i regni hanno fallito a causa di questa perenne debolezza innata, ossia che furono fondati da uomini forti e su uomini forti. Ma quest’unica cosa, la storica Chiesa cristiana, fu fondata su un uomo debole e per tale ragione è indistruttibile. Perché nessuna catena è più forte del suo anello più debole”
(Da Eretici di Gilbert Keith Chesterton)