DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Allora Simon Pietro salì sulla barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite e mangiate». E nessuno osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il Signore».
Gv 21,9-13.
Come vivere questa Parola?
I discepoli hanno ripreso la loro solita vita. Hanno raccolte le reti e sono andati a pescare. Nonostante siano passati pochi giorni dalla risurrezione, prendere il largo e affrontare il mare di Galilea dà loro sicurezza. “Ma quella notte non presero nulla”: una pesca infruttuosa, un lavoro e una fatica senza risultati. Sul fare dell’alba, scorgono un uomo sulla riva, senza tuttavia riconoscerlo: è ancora chiaroscuro ed egli non è vicino, né ha detto nulla perché i discepoli abbiano potuto riconoscerne la voce. È lui a rompere il silenzio, raggiungendoli con una domanda: “Figlioli, avete qualcosa da mangiare? Alla risposta negativa dei discepoli, Gesù mostra la potenza della sua Parola. “Gettate le reti dalla parte destra e troverete”. Poi tutto si mette in moto. Giovanni, il discepolo che Gesù amava, dà l’annuncio:” E’ il Signore!” Pietro si stringe la veste ai fianchi e corre impetuosamente nell’acqua per raggiungere il Maestro. Sulla spiaggia c’è già un focherello acceso. E’ il segno dell’amicizia e dell’amore. E’ un giorno come gli altri. E’ un’alba che non promette nulla, ma c’è una parola che fa sorgere il sole. Gesù entra nel quotidiano dei fratelli, quindi anche nel nostro. Spesso fatichiamo a riconoscerlo, ma lui ricompone sempre i gesti della salvezza e della speranza.
Nella preghiera di oggi chiederò al Signore di donarmi occhi capaci di riconoscere la sua presenza anche nella quotidianità, a volte faticosa, della vita.
La voce di un grande teologo
“Facciamo molta fatica a renderci conto che il Cristo, in qualche modo, cammina ancora in mezzo a noi, e con la mano, con lo sguardo o con la voce ci fa cenno di seguirlo. Egli agisce tramite le nostre facoltà e attraverso le circostanze della nostra vita”.