DALLA PAROLA DEL GIORNO
«[mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».
I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui».
Giovanni 13,21-23
Come vivere questa Parola?
Il tradimento di Giuda è uno dei fatti più scandalosi della vicenda di Gesù, che ha suscitato domande e riflessioni nei cristiani di ogni tempo. Il vangelo di oggi, ad esempio, presenta il tentativo della comunità giovannea di spiegare il paradosso dell’amico che tradisce l’amico, attraverso l’inquietante riferimento a Satana che agisce nel suo cuore. Anche se il tradimento di Giuda rimane un enigma, che ci interroga profondamente sulla natura dell’amore e della libertà, ciò che il vangelo sottolinea con più forza è l’affetto immutato di Gesù nei suoi confronti. Intingere il boccone per un commensale era un gesto di grande stima e intimità nei banchetti dell’epoca, un atto che esprimeva vicinanza e rispetto. Gesù, pur sapendo che Giuda lo tradirà, rinnova l’offerta della sua amicizia. Non lo respinge, non lo giudica, ma lo accoglie ancora con un gesto che mostra una profonda misericordia. Questa offerta d’amicizia, che va oltre il tradimento, è una chiamata anche per noi. Gesù ci insegna a guardare ai nostri amici e nemici con lo stesso cuore, offrendo il perdono e l’amicizia, anche quando veniamo traditi. Noi, come Giuda, siamo chiamati a rispondere a questa offerta: risponderemo con amore o con indifferenza? Come reagiamo alle offese e ai tradimenti che ci colpiscono?
Gesù, insegnami ad accogliere e ad offrire con tutto il cuore l’amicizia e il perdono!
La voce di un teologo e filosofo
“Gesù ha baciato Giuda: chiamare ‘amico’ chi ti tradisce è il linguaggio del perdono che precede ogni pentimento.”