DALLA PAROLA DEL GIORNO
«27Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, 28benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male.29A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. 30Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. 31E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. 32Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. 33E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. 35Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi»
Lc 6, 27-35
Come vivere questa Parola?
I discepoli fanno già una gran fatica a capire come possano dirsi beati i poveri, gli affamati, gli afflitti, i perseguitati, che subito si ritrovano di fronte un comandamento che suona ancor più difficile da comprendere e da realizzare: l’amore per il nemico. Tale amore, per essere capito, viene contrapposto da Gesù all’amore pienamente contraccambiato: «Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta?». Con questa domanda sta, in pratica, dicendo: «Se amate quelli che la pensano come voi, che sono in tutto e per tutto uguali a voi, non fate niente di speciale, per il semplice motivo, che amare l’uguale equivale ad amare solo una persona: se stessi». Gesù chiede, anzi comanda ai suoi discepoli, di amare tutti, senza distinzione generazionale, culturale o religiosa, perché il vero amore non fa preferenze di persone.
Insegnaci, Signore, ad amare con lo stesso tuo amore. Così sia!
La voce di Papa emerito
«Chi esercita la carità in nome della Chiesa non cercherà mai di imporre agli altri la fede della Chiesa. Egli sa che l’amore nella sua purezza e nella sua gratuità è la miglior testimonianza del Dio nel quale crediamo e dal quale siamo spinti ad amare».
(BENEDETTO XVI, Deus Caritas est, 31)