DALLA PAROLA DEL GIORNO

«Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. (… )

Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (…)

quando tu digiuni, profumati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».»

Mt 6,1-6.16-18

Come vivere questa Parola?

I discepoli di Cristo vivono la giustizia in modo intenso: per loro è un bisogno vitale. Domandandosi in cosa consista concretamente questa giustizia, si intuisce che essa è legata alle «opere» che al tempo di Gesù erano considerate i tre pilastri della vita del giusto: elemosina, preghiera e digiuno. Sono tre azioni di alto profilo spirituale e morale, sintesi di tutte le opere buone che un giusto più compiere. Gesù stesso ne riconosce l’importanza, ma riconosce che possono perdere le loro qualità positive e trasformarsi in comportamenti non graditi a Dio. L’elemento discriminante che decide del loro valore è l’atteggiamento interiore con cui sono compiute. Gesù afferma che l’uomo giusto è colui che non fa sapere a tutti il bene che compie. Il motivo potrebbe essere quello di non cercare nel consenso da parte degli altri il motivo per fare il bene. A ispirare le opere buone deve essere il desiderio stesso del bene e non l’approvazione, il consenso, il plauso degli altri. Pertanto compiere le buone opere nel «segreto» significa porle nelle mani di Dio e attendere da lui la ricompensa, senza la pretesa di averne subito l’attuazione. Non è automatico che le buone azioni ricevano istantaneamente il premio: i tempi della ricompensa da parte di Dio non sono quelli degli uomini.

Concedici di iniziare il cammino quaresimale con il desiderio di convertirci all’amore lasciandoci amare da te.

La voce di Papa Francesco

“La Quaresima giunge a noi come tempo provvidenziale per cambiare rotta, per recuperare la capacità di reagire di fronte alla realtà del male che sempre ci sfida.”

 

 

 

Commento di suor Emilia Di Massimo FMA

emiliadimassimo@libero.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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