DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Così dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d’Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L’ho detto e lo farò»». Oracolo del Signore Dio.
Ez 37,12-14
Come vivere questa Parola?
Quante volte nella vita viviamo una situazione difficile senza via d’uscita, restiamo senza iniziative e cadiamo in una profonda tristezza, ci sentiamo morti. Queste situazioni diventano i nostri sepolcri, le nostre tombe. Il Signore, tramite il Profeta Ezechiele, ci manifesta la certezza che il Signore, donandoci il suo Spirito ci farà rivivere. Non ci toglie dalla situazione, ma ci dà la forza di affrontarla da vivi, pieni del suo spirito, ma noi glielo permettiamo? Purtroppo talvolta restiamo aderenti alle nostre sofferenze, pensando e cercando di superarle solo con le nostre forze, con i nostri ragionamenti che sono secondo la mentalità di questo mondo (Cfr. Rm 12,2). Se lo lasciamo agire ci darà la forza di rivivere e affronteremo le sofferenze della vita con una profonda pace, infatti, queste parole consolanti che oggi il profeta metti in luce, “vi farò riposare nella vostra terra” ci provocano a farci una domanda: Come posso fare perché succeda questo? Entrando nel silenzio e nell’ascolto della sua Parola nei momenti di preghiera, qualunque forma essa sia. Ma per ricevere il suo spirito vivificante, che ci permette di abbandonare i vari ragionamenti, intrisi della logica del mondo, abbiamo bisogno di una preghiera costante che ci porti al silenzioso ascolto per farci guidare dallo Spirito Santo
Signore, ti ringrazio per tutte quelle volte che avendo vissuto nella sofferenza, nel mio profondo trovavo la tua pace
La voce di Papa Francesco
“La preghiera non si può vivere solo di momenti forti o di incontri intensi ogni tanto per poi “entrare in letargo”.”
(PAPA FRANCESCO – ANGELUS – Piazza San Pietro – domenica, 16 ottobre 2022)