DALLA PAROLA DEL GIORNO

Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».                                                                                                                            Mt 11,25-30

Come vivere questa Parola?

Le parole di oggi sono chiare a questo proposito: “Ti ringrazio Padre perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti …”. Quali sono le cose nascoste? Forse sono l’inutilità dei sogni di potenza, la violenza autodistruttiva insita nell’avidità, nella ricchezza, nell’orgoglio, nell’arroganza, sebbene gli “intelligenti” ci dicano che questo modello economico è l’unico possibile e che è colpa dei poveri se sono poveri. Ci suggeriscono l’idea che cambiare non è possibile. Le cose nascoste le comprendono i piccoli: coloro che sanno capire profeticamente la fragilità di un potere fondato su una presunta intelligenza. Sono quelli che cercano la verità, che svelano gli inganni. Sono i poveri che patiscono le conseguenze dell’ingiustizia e che gli intelligenti respingono perché “i confini sono sacri”, “i neri sono pericolosi”, “gli immigrati che stiano a casa loro”. I piccoli sono quelli che contro ogni evidenza credono e sperano in un mondo diverso e lottano perché esso si realizzi. Essere piccoli: seguaci di Gesù, quelli che Dio ama e a quali si rivela.

Signore, insegnaci che Tu ti manifesti ai semplici perché sei amore umile e mite.

 

La voce di un poeta

“Io ritrovo, passando, l’infinito nell’umiltà”.

 

 

 

Umberto Saba

Poeta

 

 

Commento di suor Emilia Di Massimo

emiliadimassimo@libero.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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