DALLA PAROLA DEL GIORNO

«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

Mt 5, 14- 16

Come vivere questa Parola?

Il tema della luce percorre tutto il Vangelo. E’ presente nei cieli della nascita: “una grande luce” attesa da secoli, che viene finalmente a squarciare l’orizzonte. Una luce di stelle accompagna i pastori e i Magi fino a Gesù. E ancora è presente in molti eventi, fino alla luce folgorante della Pasqua, che è Cristo Signore nella sua gloria. Il Maestro, nel messaggio odierno, ci richiama anche, ad essere luminosi, non solo singolarmente, ma come comunità “Voi siete la luce del mondo. Risplenda la vostra luce davanti agli uomini perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli”. Non è possibile assicurare la luce solo per sé. La comunità deve essere luce, deve illuminare. Non deve aver paura di far vedere il bene che fa. Non lo fa per farsi vedere, ma ciò che fa può farsi vedere. Il sale non esiste per sé stesso. La luce non esiste per sé! Allora la missione della comunità è quella di far risplendere quella luce dell’anima che il Signore ci dona in ogni momento dell’esistenza. A noi il compito di non farla sparire sotto il tavolo delle nostre delusioni o delle nostre stanchezze, ma di farla apparire sul monte della nostra speranza.

Nel momento di preghiera che mi regalerò chiederò a Gesù di illuminarmi con la sua luce, discreta e luminosa, perché la possa donare a tutti coloro che incontro.

La voce di Papa Francesco

“Un discepolo e una comunità cristiana sono luce nel mondo quando indirizzano gli altri a Dio, aiutando ciascuno a fare esperienza della sua bontà e della sua misericordia. Il discepolo di Gesù è luce quando sa vivere la propria fede al di fuori di spazi ristretti, quando contribuisce a eliminare i pregiudizi, a eliminare le calunnie, e a far entrare la luce della verità nelle situazioni viziate dall’ipocrisia e dalla menzogna. Fare luce. Ma non è la mia luce, è la luce di Gesù: noi siamo strumenti perché la luce di Gesù arrivi a tutti”.

(ANGELUS, Piazza San Pietro, domenica, 9 febbraio 2020)

 

 

 

 

Commento di Sr Graziella Curti FMA

vicaria.bonvesin@gmail.com 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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