DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Fratelli, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti. Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù».
Fil 3,8-14
Come vivere questa Parola?
La conversione, di cui la Quaresima ci ricorda la necessità, è un cambiamento del cuore, un mutamento dell’anima, un diverso orientamento di vita. Chi si converte si lascia amare da Cristo, permette alla sua misericordia di invadere i deserti del suo cuore, alla sua tenerezza di effondersi. È questa l’appassionata testimonianza di Paolo: un amore incondizionato per Gesù. Prossimi alla Pasqua è bene tenere fisso lo sguardo su di Lui, contemplare il suo amore misericordioso e fedele, sempre e per sempre; soltanto amando così si è motivati “per conquistare la meta”, ciò che richiede di camminare consapevolmente, senza mai sentirsi arrivati nella sequela di Cristo, senza lasciarsi distrarre dall’ideale fissato, continuandolo a sognare. Paolo è stato conquistato da Cristo Gesù: è questo il segreto della vita, essere afferrato dall’amore, sempre. Lasciare che l’amore mi basti, mi riempia il cuore; l’amore è una conquista nella capacità di abbandonarsi all’amato. Paolo esprime questa consapevolezza – sono stato afferrato da Gesù Cristo – e la vive con la gioia di chi sa di poter vivere nella dolce presa della mano dell’Amato che mai usa, né disprezza, tantomeno strumentalizza.
Ti chiedo, Signore, di concedermi la consapevolezza del tuo amore e di camminare ogni giorno, con gioia e determinazione, sulle sue vie.
La voce di un poeta
“Un sognatore è colui che può trovare la sua strada al chiaro di luna e vedere l’alba prima del resto del mondo.”