DALLA PAROLA DEL GIORNO
Dal primo libro dei Re
«In quei giorni, il profeta Elia si alzò e andò a Sarèpta. Arrivato alla porta della città, ecco una vedova che raccoglieva legna. La chiamò e le disse: «Prendimi un po’ d’acqua in un vaso, perché io possa bere». Mentre quella andava a prenderla, le gridò: «Per favore, prendimi anche un pezzo di pane». Quella rispose: «Per la vita del Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo».
Elia le disse: «Non temere; va’ a fare come hai detto. Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice il Signore, Dio d’Israele: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”».
Quella andò e fece come aveva detto Elia; poi mangiarono lei, lui e la casa di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elia».
Dal Vangelo secondo Mc 12,38-44
«Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Come vivere questa Parola?
La liturgia di oggi ci propone la figura di due donne: la vedova di Serepta di Sidone e la vedova che getta le monete al Tempio. Due donne con stesse caratteristiche: vedove, povere, umili. Due donne che hanno dato tutto perché accomunate da una caratteristica fondamentale: la totale fiducia nella Provvidenza di Dio, totale fiducia nell’Amore fedele di Dio.
“Il Signore rimane fedele per sempre” così recita il Salmo di oggi. Il Signore vede le profondità del nostro cuore e gradisce il “poco” donato con fede. Entrambe le donne sono modello di vita cristiana: donano tutto ciò che hanno – o meglio – donano tutto ciò che sono con la fede di chi si abbandona alla Misericordia di Dio.
È la Beatitudine di coloro che Gesù chiama poveri in spirito, coloro che hanno capito che tutto è Grazia, tutto è dono: per questo ringraziano, benedicono, lodano e donano tutto, perché Dio pensa a loro.
Signore Gesù insegnami a donare senza calcoli o ritenute. Donami il coraggio e la forza del Tutto-Sempre.
Dio è con noi: non potrò vacillare!
La voce di una Santa
Non dimenticherò mai il giorno in cui, camminando per una strada di Londra, vidi un uomo seduto, che sembrava terribilmente solo. Andai verso di lui, gli presi la mano e la strinsi. Lui allora esclamò: “dopo tanto tempo, sento finalmente il calore di una mano umana”. Il suo viso s’illuminò. Sentiva che c’era qualcuno che teneva a lui. Capii che un’azione così piccola poteva dare tanta gioia. Non accontentiamoci di dare solo del denaro. Il denaro non è sufficiente. Vorrei che ci fossero più persone ad offrire le loro mani per servire ed i loro cuori per amare.