DALLA PAROLA DEL GIORNO

«Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».

Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».»

Lc 3,15-16.21-22

Come vivere questa Parola?

La festa deI Battesimo del Signore ci riporta al nostro Battesimo. Il Vangelo della liturgia di oggi offre immagini significative dell’Antico Testamento che ci sollecitano ad ascoltare la voce del Padre.

Di fronte al nostro battesimo, possiamo chiederci alcune cose che ci aiuteranno a vivere con più consapevolezza questa realtà che è il fondamento della nostra vita cristiana.  Nel nostro battesimo siamo stati immersi nell’acqua della salvezza e siamo stati rigenerati dallo Spirito Santo, è l’inizio di una vita nello Spirito. Questo sacramento ci fa essere membro di una Comunità ecclesiale. Mi chiedo: Cosa significa per me l’essere battezzato, come vivo questa realtà?  

Le immagini mostrate nel Vangelo sono quelle che troviamo nell’Antico Testamento: la colomba di Noè e del cantico dei cantici, l’aquila che veglia e solleva nel libro dell’Esodo, il fuoco in cui Dio rivela il suo nome a Mosè: “IO SONO”, e le vicende del popolo in cammino. Sono immagini che ci aiutano a collegare gli interventi di Dio lungo la storia del popolo d’Israele partendo dalla nuova creazione con Noè; queste storie fanno parte della nostra storia.

Ascoltare la voce del Padre. Soltanto due volte nel nuovo Testamento si riesce a sentire la voce del Padre: una viene segnalata in questo Vangelo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento» e l’altra nella Trasfigurazione: “Questi è il figlio mio…”. Il Padre comunica con noi attraverso suo Figlio, è Lui che ci rivela il Padre. Siamo chiamati ad ascoltare la Voce del Padre nel Figlio. Mi chiedo: tra le tante voci che sento nella mia vita, la voce del Padre ha la priorità?

Signore Gesù, donami la grazia di aprire le orecchie del cuore per ascoltare il tuo Figlio Gesù, aprimi gli occhi della mente per vedere i tuoi interventi nella mia storia, per vedere i segni, le immagini in cui Tu mi vuoi dire qualcosa.

La voce del Papa

«Battezzare un figlio è un atto di giustizia, per lui. E perché? Perché noi nel Battesimo gli diamo un tesoro, noi nel Battesimo gli diamo un pegno: lo Spirito Santo. Il bambino esce dal Battesimo con la forza dello Spirito dentro: lo Spirito che lo difenderà, lo aiuterà, durante tutta la vita. Per questo è così importante battezzarli da bambini, perché crescano con la forza dello Spirito Santo. Questo è il messaggio che io vorrei darvi oggi. Voi portate i vostri figli oggi, perché abbiano dentro lo Spirito Santo. E abbiate cura che crescano con la luce, con la forza dello Spirito Santo, mediante la catechesi, l’aiuto, l’insegnamento, gli esempi che voi darete a casa».

(Papa Francesco, Omelia nella festa del Battesimo del Signore, 12 gennaio 2020)

 

 

 

                                                     

 

Commento di Sr Monica Angulo FMA

cetra.moni@gmail.com

                                                                     

 

 

 

 

 

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