DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «Io invece di Cefa», «E io di Cristo».»
I Cor 1,12
Come vivere questa Parola?
Questo testo ci aiuta a non differenziarci con supponenza dagli altri per il nostro personale modo di vivere la fede. Purtroppo nella società e nella Chiesa ci sono sempre dei conflitti che possono portare a delle divisioni. Ma se questo è a livello sociale, lo è anche in noi quando riteniamo che il nostro cammino sia il migliore; è sì unico e migliore ma solo ed esclusivamente per noi. È quest’aspetto che a volte dimentichiamo quando interiormente ci confrontiamo con gli altri mettendoci inavvertitamente al di sopra. Siamo tutti in cammino verso un’unica meta, l’unione con Dio in Gesù, anche se i percorsi sono notevolmente differenti e talvolta opposti. Gesù stesso ci invita ad evitare certi confronti e ce lo riporta San Giovanni nel suo Vangelo al capitolo 21 “22Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi».” Proprio su quest’aspetto dobbiamo porre la nostra attenzione: seguirlo secondo la sua grazia e ponendo il massimo impegno a quanto riportato, sempre nel Vangelo di San Giovanni, al capitolo 13 “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri.”
Signore, aiutami ad accogliere ed amare tutti in te senza separarmi da coloro che tu ami.
La voce del Papa
“Ricordiamoci che siamo in cammino non come possessori, ma come cercatori di Dio. Perciò dobbiamo andare avanti con umile pazienza e sempre insieme, per sostenerci a vicenda, perché così desidera Cristo”.7
(Discorso del Santo Padre Francesco alla delegazione Ecumenica dalla Finlandia, lunedì, 17 gennaio 2022)