DALLA PAROLA DEL GIORNO

«Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».»

Lc 4,14-20

Ne.  8,2 – 4a.5 – 6.8 – 10

1Cor. 12,12 – 14. 27

Lc. 1, 1 – 4; 4, 14 – 21

Come vivere questa Parola?

Oggi è la domenica della Parola di Dio: almeno una domenica all’anno perché ogni credente verifichi il suo atteggiamento personale di fronte alla Parola di Dio, sia come impatto personale, sia come membro di una comunità che dovrebbe vivere soprattutto di ascolto. Questo ci viene sollecitato dalla stessa Parola di Dio di questa domenica, che ci presenta il commovente comportamento del popolo di Dio al termine dell’esilio, alle prese con la fatica della ricostruzione del Tempio e della città di Gerusalemme. Un popolo che si commuove al sentire la lettura delle S. Scritture. Questa è la grazia della Parola di Dio, che è sempre protesa ogni giorno ad un compimento del Regno di Dio e nel mondo (“oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”). Così nel nostro cuore e così al’interno di una comunità che vive il più possibile una forte comunione nella relazione fra le persone, tanto da formare un corpo solo, tante membra ben amalgamate, come quelle che formano il nostro organismo fisico. Tutto questo grazie alla Parola che ci plasma e ci costruisce come corpo santo del Signore Risorto.

 

O Padre, che in questo giorno a te consacrato convochi la santa Chiesa alla tua presenza, perché il tuo Figlio annunci ancora il suo Vangelo, nel nome di Gesù stesso, donaci il tuo Spirito Santo, perché con la sua grazia possiamo tenere attento il nostro udito interiore sulla Parola di Dio e gli occhi fissi su di Lui, e oggi davvero si compirà in noi ancora la parola di salvezza. Amen.

La voce della Chiesa nella VI Domenica della Parola di Dio

La Domenica della Parola di Dio è una iniziativa profondamente pastorale con cui papa Francesco vuole far comprendere quanto sia importante nella vita quotidiana della Chiesa e delle nostre comunità il riferimento alla Parola di Dio, una Parola non confinata in un libro, ma che resta sempre viva e si fa segno concreto e tangibile.

Il motto scelto dal Santo Padre per l’edizione del 2025, all’interno dell’Anno giubilare, è un versetto del Salmo 119, «Spero nella tua Parola». Si tratta di un grido di speranza: l’uomo, nel momento dell’angoscia, della tribolazione, del non-senso, grida a Dio e mette tutta la sua speranza in lui”.

(Presentazione del sussidio della CEI, Mons. Rino Fisichella)

                                                     

 

Commento di don Giuseppe Roggia SDB

roggiag516@gmail.com

                                                                     

 

 

 

 

 

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