DALLA PAROLA DEL GIORNO

«Molte cose ho ancora da dirvi,

ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future».

Gv. 16,12-13

Come vivere questa Parola?

In un periodo come il nostro, così denso di solitudine, di fragilità e di difficoltà relazionali, celebrare la solennità della Santissima Trinità, “i miei Tre” come li chiamava Santa Elisabetta della Trinità, è il modo più bello per capire cosa vuol dire amare, donarsi, essere presenti.

Perché l’amore è esserci e non lasciare solo nessuno, ma è anche lasciargli lo spazio per crescere e forse per sbagliare; è aiutare a vivere il presente e, nello stesso tempo, dare speranza per il futuro; è accompagnare lungo il cammino ma, alla fine, lasciare l’altro libero di volare con le sue ali e alle sue altezze.

E proprio questo fanno i Tre: il Padre lascia spazio al Figlio che, comunque, racconta sempre di Lui, tanto ne è colmo, e, quando ascende al cielo, prepara il posto allo Spirito d’Amore che, è certo, continuerà ciò che Lui ha fatto e guiderà i suoi discepoli alla verità tutta intera.

Imitiamo la Trinità, seguiamo le loro orme, prendiamo esempio da come si amano il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo che sono Uno per l’Altro, dall’eternità e per l’eternità.

Signore, insegnaci ad amare come ama la Trinità, nell’attenzione reciproca, nella vicinanza continua, nella condivisione totale, nel dono gratuito.

La voce di una Santa

“Mio Dio, Trinità che adoro,

aiutami a dimenticarmi completamente, per fissarmi in Te,

immobile e tranquilla, come se la mia anima fosse già nell’eternità.

Nulla possa turbare la mia pace, né farmi uscire da Te, o mio Immutabile,

ma che ogni istante m’immerga sempre più nella profondità del tuo mistero…

O miei Tre, mio Tutto, mia Beatitudine,

Solitudine infinita, Immensità in cui mi perdo,

mi consegno a voi come una preda”.

(Preghiera di Santa Elisabetta della Trinità)

 

Elisabetta della Trinità

Santa

Commento di Suor Sandra Bona FMA

suorsandra61@gmail.com

 

 

 

 

 

 

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