IL SOGNO DI MARIA, IL SOGNO DI GIUSEPPE

 

L’antifona d’ingresso della Messa della III Domenica di Avvento: “Siate sempre gioiosi nel Signore, vi ripeto, gioite, il Signore è vicino”. La vera gioia nasce dalla scoperta di ciò che già siamo, non perché Dio sia vicino, ma perché è nel profondo di ogni persona. Non solo abbiamo il diritto di essere gioiosi, ma abbiamo anche l’obbligo di esserlo.

E con questa gioia abbiamo vissutto la giornata dell’incontro con le famiglie, le coppie e quanti si sono regalati il dono di questo giorno per nutrirsi della Parola di Dio e della fraternità.

“Il sogno indica la strada… Qualcuno vede più lontano. Maria e Giuseppe hanno condiviso con noi i loro sogni con le voci di Luca e Matteo.

Suor Vilma Colombo (FMA) ha preparato e condiviso la Lectio. Ecco alcune righe:

Maria è già l’umanità nuova che non frappone le sue idee, i suoi timori, non pone impedimenti alla Parola. Maria ascolta la Parola di Dio, mostra se stessa nella sua umiltà: “come posso fare questo? Anche Giuseppe vive l’annuncio del concepimento di Maria da parte dell’angelo ma durante il sonno, in sogno.

La realtà fondamentale nei due brani di Vangelo è che comunque, entrambi, Maria in stato di veglia, Giuseppe nel sonno, sono totalmente disponibili alla Parola.

“Maria rappresenta proprio questo: un’immagine, una metafora della perfetta disponibilità. Così come Giuseppe rappresenta la sua verginità, la sua castità come sposo e padre. Sono il tramite espressivo della stessa verità: essere disponibili. Ciascuno dei due, lei da sveglia lui nel sonno, accoglie la parola di Dio. Il loro desiderio acconsente, nella loro carne, al desiderio di Dio di incarnarsi, di divenire uomo.”  (da Francoise Dolto, I vangeli alla luce della psicanalisi)

Maria pronuncia il suo “ECCOMI”. Acconsente al progetto di Dio come SERVA; cioè disposta ad obbedire alla Parola. È il suo CREDERE-AFFIDARSI TOTALMENTE alla Parola che le è stata rivolta, a lasciare spazio a Dio che opera l’impossibile e si rivela in Gesù (= Dio Salva), come salvezza totale dell’uomo.

L’angelo aiuta Giuseppe a cogliere il senso di quello che sta accadendo. Fa capire a Giuseppe che la gravidanza di Maria è frutto dell’azione dello Spirito Santo. E, come sempre accade quando Dio entra nella nostra storia, gli affida una missione, una vocazione: fare da padre al bambino, riconoscerlo giuridicamente dandogli il nome e introdurlo nella discendenza di Davide, nel compimento della promessa messianica. Giuseppe è inserito pienamente nel piano di Dio.

Ascoltare la Parola di Dio con le orecchie e con il cuore, condividerla e viverla in un clima di fraternità è la missione peculiare della nostra comunità di preghiera e di accoglienza.

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