DALLA PAROLA DEL GIORNO
Gesù disse alle folle:
«In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista;
ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere,
è lui quell’Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!»
Mt 11, 11-15
Come vivere questa Parola?
Giovanni il Battista era in prigione e Gesù ne tesse l’elogio, afferma che è il più grande tra tutti gli uomini perché non ha nessuna sicurezza e mette tutto in questione tutto. Ha questa suprema libertà di aprirsi totalmente a Dio, per questo è il più grande uomo. Il Battista è quello che rinuncia ad ogni certezza e domanda: “Sei tu?” Quindi è disposto ad accogliere Dio così com’è, come si presenta. Questa è la sua vera grandezza. La grandezza dell’uomo è farsi domanda e cercare una risposta. Nella prospettiva della salvezza, però, “il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui”: l’irruzione di Dio modifica i criteri di valutazione di persone ed eventi. Il criterio impiegato da Gesù per valutare la grandezza di un uomo non è di ordine sociale, culturale, fisico o psichico. Un uomo è grande perché vive in relazione amorevole con Dio, con se stesso, con il prossimo, non con la violenza ma con la forza della tenerezza e della misericordia.
«Chi ha orecchi intenda»; fa’ che mi sintonizzi con il tuo progetto di amore.
La voce di uno scienziato
“I grandi spiriti hanno sempre trovato la violenta opposizione delle menti mediocri”.
(Albert Einstein)