DALLA PAROLA DEL GIORNO
Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?».
Mc 8,27-29
Come vivere questa Parola?
Alla domanda “La gente chi dice che io sia?”(8,27b). I discepoli, rispondono, riportando i giudizi degli altri: Giovanni Battista, Elia, uno dei profeti… opinioni, dicerie, voci che circolavano, ma senza coinvolgerli personalmente. Poi Gesù li costringe a un salto di qualità, interrogandoli personalmente: «Ma voi, chi dite che io sia?» (8,29). Ecco che si passa dal «loro» al «voi», entrando in questo modo nel terreno delle prese di posizione personali. Non ci si può più nascondere dietro alle opinioni della gente o al pensare comune. Occorre uscire allo scoperto per dare una risposta personale. Gesù chi è per me?
Donaci Signore di conoscere Te e di conoscere noi stessi nel rapporto con Te! AMEN!
La voce di Papa Francesco
«Ma voi chi dite che io sia?». La domanda di Gesù ai suoi discepoli raggiunge, dopo duemila anni, ciascuno di noi e pretende una risposta vissuta. Una risposta che non si trova nei libri come una formula ma nell’esperienza di chi segue davvero Gesù, con l’aiuto di un «grande lavoratore», lo Spirito Santo. (MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA DOMUS SANCTAE MARTHAE, Martedì (20 febbraio 2014)