DALLA PAROLA DEL GIORNO

Disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Gv 16,12-15

Come vivere questa Parola?

Gesù annuncia ai suoi discepoli della sua probabile morte, egli sente che le cose stanno precipitando ed ha scelto di assecondare l’evolversi degli eventi perché gli uomini credano alla serietà dell’amore di Dio. L’animo degli apostoli lontani anni luce anche solo dal capire di cosa Gesù stia parlando, si incupisce improvvisamente: dove deve andare Gesù? Gesù rassicura e rasserena i suoi, se anche vi sarà una sofferenza, e vi sarà, sarà una sofferenza limitata nel tempo, che si trasformerà in una gioia immensa. Anche a noi, a volte, succede così: di soffrire di una perniciosa miopia spirituale. Quando viviamo periodi di sofferenza non riusciamo mai ad andare lontano, non riusciamo a sollevare lo sguardo e restiamo inchiodati alla nostra sensazione sgradevole. Quando viviamo una situazione di sofferenza, il desiderio più pressante che abbiamo è che questa finisca. Ma ai discepoli la sofferenza non viene evitata e non siamo preservati dal dolore. Spesso incontriamo persone che hanno vissuto sulla propria pelle esperienze di dolore e non se ne capacitano. Dio soffre con noi ed è sempre con noi, dobbiamo aprire gli occhi del nostro cuore per sentirlo e riconoscerlo.

Signore, noi facciamo fatica a capire il mistero della sofferenza e della croce. Vieni in nostro soccorso, aprici alla fiducia verso quella gioia che non ci sarà mai tolta!

La voce di un poeta

“Io desidero te, soltanto te, il mio cuore lo ripete senza fine.

Sono falsi e vuoti i desideri che continuamente mi distolgono da te.

Come la notte nell’oscurità cela il desiderio della luce,

così nella profondità della mia incoscienza risuona questo grido: io desidero te, soltanto te.

Come la tempesta cerca fine nella pace, anche se lotta contro la pace con tutta la sua furia,

così la mia ribellione lotta contro il tuo amore, eppure grida: io desidero te, soltanto te.”

 

 

Rabindranath Tagore

Poeta

 

 

Commento di Sr Yarislet Berrìos, FMA

yarisletbr@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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