DALLA PAROLA DEL GIORNO
Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».
Mt 7, 7-12
Come vivere questa Parola?
A chi non è mai sorto nel cuore il desiderio di invocare l’intervento del Padre per essere liberati dalla pandemia, dalla guerra o dalle calamità naturali. Chiediamo, cerchiamo, bussiamo con il desiderio d’essere esauditi, e ci rimaniamo male se ciò non avviene. Eppure, Gesù dice che «chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e a chi bussa gli sarà aperto». Mi verrebbe spontaneo domandargli se ne è proprio sicuro che tutte le preghiere vengano esaudite. Il fatto è che Dio, il Padre, c’è e ci ascolta ma a modo suo e non a modo nostro. Lui sa ciò di cui abbiamo bisogno prima ancora che glielo chiediamo (cfr Mt 6, 8). E permette che accadano alcune esperienze limite, come una pandemia, una guerra, un terremoto, non perché sadicamente vuole vederci soffrire, ma perché intende aiutarci a cogliere, attraverso l’esperienza del limite, il valore di ogni cosa.
Signore, fai che possiamo sempre confidare nella tua bontà e provvidenza, per imparare a dire, come Gesù nel Getsemani, “non la mia, ma la tua volontà sia fatta”. Così sia.
La voce di un filosofo
«La preghiera non cambia Dio, ma cambia colui che prega».
(Søren Kierkegaard)