DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».»
Lc 12, 49-53
Come vivere questa Parola?
La pentecoste accade sotto forma di lingue di fuoco, è questa la nuova realtà dell’alleanza tra Dio e il popolo, non più basata sull’osservanza delle sue leggi, ma sull’accoglienza del suo spirito, cioè del suo amore. Per tale motivo Gesù parla del fuoco, ovvero dello Spirito, desiderando che i suoi discepoli, instaurino con Dio un rapporto diverso che non è quello imposto da Mosè, ma la relazione tra i figli e il loro padre. In seguito la Parola ci sorprende: Gesù toglie qualche dubbio sul significato della pace come divisione. La pace che Gesù è venuto a portare, frutto di una nuova relazione tra gli uomini e Dio, come quella di figli con il padre, troverà la reazione e l’avversione di tante forze che si scateneranno. E quali sono queste forze? Gesù parla di divisione, prendendo l’immagine di una famiglia. L’iniziativa di questa divisione viene dai rappresentanti del passato, il padre, la madre, la suocera, che non accolgono la novità del messaggio di Gesù che viene invece accolto dai suoi discepoli. Ecco la causa della divisione. Bisogna tenere presente che qui Gesù non sta parlando di divisione di figlio contro figlio, di fratello contro fratello. No, la divisione nella comunità dei credenti in Gesù non è ammessa, perché dove c’è divisione la comunità si distrugge. (Cf Michea 7, 6).
Fa’ che ci accorgiamo che sei Colui che fa nuove tutte le cose perché possiamo comprendere la novità dirompente del Tuo Spirito di amore.
La voce di un drammaturgo
“Vivi per essere la meraviglia e l’ammirazione del tuo tempo!”
(William Shakespeare)