DALLA PAROLA DEL GIORNO
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: Bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Lc 24,44-48
Come vivere questa Parola?
Gesù ridice le Parole pronunciate quando era con loro, ma adesso è in loro, è in noi con il dono dello Spirito. È questa presenza che apre la mente dei discepoli alle Scritture. Gesù Risorto le spiega e scioglie la durezza a comprenderle e a comprendere che tutta la Scrittura è spiegazione della morte/risurrezione del Signore, centro della rivelazione e dell’annuncio. L’annuncio è fatto nel nome di Gesù. Il discepolo presta la sua bocca a Lui, che è presente, vivo e operante nella Parola, e lo annuncia a tutti, perché nessuno può essere escluso dall’Amore del Padre. Camminiamo come Lui ha camminato, continuando a fare e a dire ciò che Lui per primo cominciò a fare e insegnare: siamo suoi testimoni!
Il Risorto si fa presente nei suoi discepoli e in tutti gli uomini! O Cristo Risorto insegnaci ad essere tuoi testimoni! O Cristo Risorto donaci la tua pace!
La voce di Papa Francesco
“La relazione tra il Risorto, la comunità dei credenti e la Sacra Scrittura è estremamente vitale per la nostra identità. Senza il Signore che ci introduce è impossibile comprendere in profondità la Sacra Scrittura, ma è altrettanto vero il contrario: senza la Sacra Scrittura restano indecifrabili gli eventi della missione di Gesù e della sua Chiesa nel mondo. Giustamente San Girolamo poteva scrivere: «L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo» (In Is., Prologo: PL 24,17).[…] Cristo è il primo esegeta! Non solo le Scritture antiche hanno anticipato quanto Egli avrebbe realizzato, ma Lui stesso ha voluto essere fedele a quella Parola per rendere evidente l’unica storia della salvezza che trova in Cristo il suo compimento.”
(cfr. LETTERA APOSTOLICA “APERUIT ILLIS”)
Commento di suor Monica Gianoli FMA
gianoli.monica@gmail.com