DALLA PAROLA DEL GIORNO
Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Mt 16,13-23
Come vivere questa Parola?
La risposta di Pietro sembra che si innalzi sopra gli altri; Gesù gli fa comprendere che è ben oltre l’esito di una riflessione umana perché va al di là della carne e del sangue. È così che diventa la roccia sulla quale verrà edificata la Chiesa. Subito dopo però Pietro crolla, non accetta che la missione di Gesù passi per l’umiliazione e la morte, infatti lo rimprovera presumendo di imprigionarlo in ragionamenti umani. Accade anche a noi quando siamo mossi soltanto da una visione terrena, mentre siamo è in grado di innalzarci se ci lasciamo condurre da Lui. Viviamo questa duplice esperienza, ed è straordinaria quella nella quale ci sembra di vedere tutto chiaramente, che i tasselli della nostra vita si incastrino alla perfezione nel mosaico della nostra esistenza. Scriveva san Josemaría Escrivà: “Quando soffia il vento, la polvere viene sollevata e, magari, può anche apparire dorata, perché riflette i raggi del sole. La stessa cosa succede nella nostra vita: anche se, qualche volta, ci sentiamo ben poca cosa, quando lasciamo che ci muova il soffio dello Spirito Santo, possiamo sollevarci veramente in alto”.
Concedici, Maestro, un atteggiamento umile e di disponibilità sincera a Te; saremo capaci di muoverci con agilità tra le altezze della fede e dell’amore.
La voce di un Papa
“L’anima è una specie di barca a vela, lo Spirito Santo è il vento che soffia nella vela per farla andare avanti, gli impulsi e le spinte del vento sono i doni dello Spirito. Senza la sua spinta, senza la sua grazia, noi non andiamo avanti”.
(Papa Francesco)