DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Ora i messaggeri del re, incaricati di costringere all’apostasia, vennero nella città di Modin per indurre a offrire sacrifici. Molti Israeliti andarono con loro; invece Mattatia e i suoi figli si raccolsero in disparte».
1Mac 2,15
Come vivere questa Parola?
Questo raccogliersi in disparte è proprio un invito alla preghiera, come faceva Gesù. Dopo la sua giornata non si metteva a pettegolare. Leggiamo nel Vangelo di Matteo al capitolo 5 versetto 37: “Sia invece il vostro parlare: «Sì, sì», «No, no»; il di più viene dal Maligno”. Si ritirava in preghiera, in sintonia con il Padre. Sintonia che anche noi possiamo cercare se ci mettiamo in disparte, in silenzio e in ascolto della Parola di Dio. Per l’ascolto abbiamo la Bibbia che dopo aver letto un brano, non come un romanzo ma come una parola rivolta a noi oggi, cerchiamo di assaporarla, ruminarla, interiorizzarla facendo emergere tutti gli stati d’animo che evoca, per conoscerci e agire secondo la Sua parola. L’importanza dell’agire ce lo indica Gesù, attraverso il Vangelo di Matteo al capitolo 7 versetto 21: “Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”.
Signore, aiutami a trovare ogni giorno un tempo per ascoltare la tua parola e metterla in pratica
La voce di Papa Francesco
Avete imparato questa introspezione sana – non quella introspezione ammalata dei nevrotici – l’introspezione sana: cosa passa dentro di me, cosa sta succedendo dentro di me? È più di una scienza, è una saggezza, per non diventare una banderuola che si muove al vento da una parte e dall’altra. Pensate bene a questo. Fate questa esperienza: sarà di molta utilità. E questo presuppone la capacità di ritagliarsi spazi di silenzio. Non abbiate paura del silenzio, di stare da soli – non sempre, no, perché questo non fa bene – ma prendersi un po’ di tempo da soli, ritagliarsi spazi di silenzio. Non abbiate paura del silenzio. Non abbiate paura dei disagi e delle aridità che il silenzio può comportare. “Ah, io no, il silenzio annoia!”. All’inizio, può darsi, ma poi, via via che tu vai entrando in te stesso, nel silenzio, non annoia più.
(Papa Francesco – Udienza agli Studenti del Liceo Classico Statale “Ennio Quirino Visconti” di Roma in occasione dell’Anno Giubilare Aloisiano, 13.04.2019)