DALLA PAROLA DEL GIORNO
«8Ascoltate oggi la sua voce:
«Non indurite il cuore,
come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto,
9dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere»
Sl 94 (95),8-9 Salmo Responsoriale
Come vivere questa Parola?
Quante volte ci allontaniamo dal Signore non tanto per le nostre debolezze, quanto perché dimentichiamo i suoi interventi nella nostra vita. In genere la nostra memoria è corta ed è per questo che fin dal giorno che gli israeliti mangiarono l’agnello prima di uscire dall’Egitto (cfr. Esodo 12) il Signore invita a ricordare, come disse Mosè in Esodo 13,3 “Ricordati di questo giorno, nel quale siete usciti dall’Egitto, dalla dimora di schiavitù…” Certamente dobbiamo ricordare tutte le volte che il Signore è intervenuto, direttamente o indirettamente, nella nostra vita per farci uscire da quelle esperienze di sofferenza ed impotenza che vivevamo. Ma la sua opera più grande, quella che racchiude in sé tutte le altre, è la liberazione dalla schiavitù del peccato tramite la passione, morte e resurrezione del suo unigenito: Gesù Cristo. Se c’impegniamo a ricordarcelo ogni giorno durante la nostra preghiera difficilmente il nostro cuore s’indurisce perché ci riempiremo di un profondo sentimento di ringraziamento e gratitudine che sicuramente ci aiuta a vivere tutti gli insegnamenti del Dio trino ed unico.
Signore, aiutami a non avvicinarmi all’Eucarestia con la superficialità del mordi e fuggi, ma accoglierti e ringraziarti dal profondo del mio cuore per il tuo immenso dono.
La voce di Papa Francesco
“L’Eucaristia, il dono più grande che sazia l’anima e il corpo. Incontrare e accogliere in noi Gesù, “pane di vita”, dà significato e speranza al cammino spesso tortuoso della vita. Ma questo “pane di vita” ci è dato con un compito, cioè perché possiamo a nostra volta saziare la fame spirituale e materiale dei fratelli, annunciando il Vangelo ovunque”
(Discorso pronunciato dal Papa durante l’Angelus in Piazza San Pietro, 02/08/2015)