DALLA PAROLA DEL GIORNO

1Non confidare nelle tue ricchezze e non dire: «Basto a me stesso». 2Non seguire il tuo istinto e la tua forza, assecondando le passioni del tuo cuore. 3Non dire: «Chi mi dominerà?», perché il Signore senza dubbio farà giustizia. 4Non dire: «Ho peccato, e che cosa mi è successo?», perché il Signore è paziente. 5Non essere troppo sicuro del perdono tanto da aggiungere peccato a peccato. 6Non dire: «La sua compassione è grande; mi perdonerà i molti peccati», perché presso di lui c’è misericordia e ira, e il suo sdegno si riverserà sui peccatori. 7Non aspettare a convertirti al Signore e non rimandare di giorno in giorno, perché improvvisa scoppierà l’ira del Signore e al tempo del castigo sarai annientato. 8Non confidare in ricchezze ingiuste: non ti gioveranno nel giorno della sventura. 9Non ventilare il grano a ogni vento e non camminare su qualsiasi sentiero: così fa il peccatore che è bugiardo. 10Sii costante nelle tue convinzioni, e una sola sia la tua parola.

Sir 5,1-10

Come vivere questa Parola?

“Non aspettare a convertirti al Signore e non rimandare di giorno in giorno”. La lettura del libro del Siracide che stiamo leggendo in questi giorni, anticipa l’ammonimento di Gesù sulla vigilanza e conferma quanto Gesù stesso dice nel vangelo di Luca: “Oggi la salvezza è entrata in questa casa” (Lc 19,9) e ancora “Oggi si è adempiuta la Scrittura” (Lc 4,21).

L’oggi non è soltanto una nota cronologica: si prolunga nel tempo della Chiesa. Il tempo messianico è in svolgimento, e il nostro tempo è l’oggi di Dio. Quando Gesù dice ‘oggi’, sta dicendo ‘sempre’! Ogni giorno per noi è quest’oggi, l’oggi di Dio. Dunque: “Non aspettare a convertirti al Signore e non rimandare di giorno in giorno”. Oggi è il giorno della salvezza. Non rimandiamo sempre a domani per pigrizia, per paura, per superficiale ottimismo. Non siamo così presuntuosi nei confronti delle nostre forze e della misericordia di Dio illudendoci che tanto c’è un domani! La propria conversione non va rimandata o dilazionata, perché nessuno è sicuro di se stesso.

Oggi, dunque, scelgo di cambiare nella certezza che Dio mi ama per primo: così potrò nell’oggi chiedere perdono a chi ho offeso o tradito. Oggi ridico a quella persona “ti voglio bene”, Oggi posso prendermi cura di tutti coloro che mi vivono accanto.

L’anno di grazia che stiamo vivendo, l’anno giubilare, ci aiuta ad essere più consapevoli del fatto che abbiamo bisogno di conversione e siamo chiamati a vivere pienamente da Figli del Padre quindi da fratelli.

Signore, perdona la mia presunzione. Donami il coraggio di vivere oggi stesso (o nei prossimi giorni) la riconciliazione con te e con i fratelli.

La voce di una Santa

“Ieri non è più, domani non è ancora. Non abbiamo che il giorno d’oggi. Cominciamo.”

Madre Teresa di Calcutta

Santa

                                                     

 

Commento di Sr Vilma Colombo FMA

direttricesanbiagio12@gmail.com 

                                                                     

 

 

 

 

 

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