DALLA PAROLA DEL GIORNO
«31Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. 32Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. 33Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. 34Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito. 35Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. 36Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita,
ma l’ira di Dio rimane su di lui»
Gv 3, 31-36
Come vivere questa Parola?
Gesù parla di se stesso quando si riferisce a colui che viene dall’alto. Deve aiutare Nicodemo a comprendere che la persona che ha di fronte è solo apparentemente un uomo. Riconoscere in Gesù di Nazareth il Figlio di Dio non deve essere stato semplice per nessuna delle persone che duemila anni fa avevano avuto la grazia di incontrarlo. La sua testimonianza e le sue parole attestano che Lui è, senza ombra di dubbio, Figlio di Dio. Ma per arrivare a crederlo è necessario stabilire con Lui una relazione personale, mettersi in ascolto attento della sua Parola, crescere nella sua amicizia.
Signore, fai che il nostro essere cristiani non sia solo fondato su una dottrina, su un insieme di precetti e di tradizioni, ma sulla relazione personale con Te! Così sia.
La voce del Papa emerito
«All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva».
(BENEDETTO XVI, Deus Caritas est, 1)