DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama,/ un pianto e un lamento grande:/Rachele piange i suoi figli/e non vuole essere consolata,/
perché non sono più».»
Mt 2,16-18
Come vivere questa Parola?
Il potere quando si sente impotente si adira e diventa violento, crudele. La paura che “il Re dei Giudei” adorato dai Magi, gli tolga il potere porta Erode – come era successo con il faraone ai tempi di Mosè – ad uccidere i figli di Israele. È il sangue di tutti gli innocenti, di tutti i giusti! In questo sangue è prefigurato anche il sangue del Giusto, dell’Innocente, del Figlio dell’uomo che – scappato verso l’Egitto sotto il potente Erode, si consegnerà per il riscatto e la salvezza di tutti.
Signore Gesù, ognuno di noi ha un potere, piccolo o grande che sia. Donaci questa consapevolezza! Aiutaci a leggere le nostre reazioni, i nostri rapporti in relazione a questo potere e al come lo gestiamo. Non sia mai che sentiamo Te come antagonista nel gestire le nostre cose e che per la paura del “non valere”, del “non apparire importanti” trattiamo con poca dignità chi ci vive accanto, uccidendolo con parole e gesti offensivi. PREGHIAMO PER TUTTE LE VITTIME DEL POTERE DITTATORIALE VIOLENTO, SANGUINARIO E SENZA SCRUPOLI. PREGHIAMO PER TUTTI COLORO CHE SOFFONO L’INGIUSTIZIA, PER TUTTI GLI INNOCENTI DI OGGI CHE VENGONO UCCISI SOLO PER LA SETE DI DANARO E DI POTERE. AMEN!
La voce di Papa Francesco
“Oggi anche a noi, pastori, viene chiesto lo stesso, di essere uomini capaci di ascoltare e non essere sordi alla voce del Padre, e così poter essere più sensibili alla realtà che ci circonda. Oggi, tenendo come modello san Giuseppe, siamo invitati a non lasciare che ci rubino la gioia. Siamo invitati a difenderla dagli Erode dei nostri giorni […] Il coraggio di proteggerla dai nuovi Erode dei nostri giorni, che fagocitano l’innocenza dei nostri bambini. Un’innocenza spezzata sotto il peso del lavoro clandestino e schiavo, sotto il peso della prostituzione e dello sfruttamento. Innocenza distrutta dalle guerre e dall’emigrazione forzata con la perdita di tutto ciò che questo comporta. Migliaia di nostri bambini sono caduti nelle mani di banditi, di mafie, di mercanti di morte che l’unica cosa che fanno è fagocitare e sfruttare i loro bisogni” .(LETTERA AI VESCOVI 28 dicembre 2016)