DALLA PAROLA DEL GIORNO

 «Si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo:

«Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».»

Lc 15,1-10

Come vivere questa Parola?

Sono i “fuori-programma” che fanno bella la nostra vita. Sono “fuori-programma” gli incontri con quelle persone che ci scombinano i piani e ci costringono a modificare gli appuntamenti. Uscire dallo schema della nostra mente è la piccola grande gioia di ogni giornata, quel condimento insolito dal sapore diverso: un sapore a cui non eravamo abituati, ma che ci lascia il retrogusto del nuovo. Se il pastore non avesse quell’unica pecora che si perde, come farebbe a voler bene di più, proprio alla smarrita? Se la donna non avesse smarrito la moneta, come comprenderebbe il valore del denaro, magari usando quel piccolo capitale per comperare un regalo a suo figlio? È bello quando ci accorgiamo di poter essere di aiuto a qualcuno, senza fare grandi sforzi. È bello perché anche noi, un giorno, ci siamo sentiti raccolti da Cristo, che in quell’occasione cambiò il suo programma per venirci incontro.

Oggi lascerò qualche impegno non troppo urgente e mi concederò almeno qualche minuto pe passeggiare in mezzo alla natura, pensando all’attenzione con cui il Signore ha preparato per me quei luoghi per farmeli abitare, pensando alla bellezza della casa che mi ospita.

La voce di un Santo

“Se possibile bisogna evitare di rendere noiosa la nostra scelta di Dio. Ve l’ho detto e ve lo scrivo ora: non voglio una vita cristiana capricciosa, confusionaria, malinconica, fastidiosa, pessimistica; ma una pietà dolce, serena, piacevole e calma. Vivete nella gioia di aver scelto questo tipo di vita”

 

 

San Francesco di Sales

Santo

Commento di  Don Enrico Emili

enricoemili@tiscali.it

 

 

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