DALLA PAROLA DEL GIORNO

 

«Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».»

Mt 5,26

Come vivere questa Parola?

Questo brano ha un retrogusto di avvocato difensore. Gesù ci mette veramente in guardia su come comportarci per essere saggi e giusti.

Mettersi d’accordo e trovare una comune strategia per evitare di farsi ulteriormente del male a se stessi e al prossimo. Imparare a pensare e soprattutto pregare prima di agire è fonte di vera saggezza ed equilibrio interiore. Come si può essere d’accordo con il proprio avversario? Forse facendo piccole rinunce reciproche e cercare il bene comune? Impossibile agli occhi e alle capacità umane, ma possibilissimo se aiutati da Dio e dal sacramento della confessione che ci riallaccia a Dio e al fratello, anche se avversario.

“Donami, Signore la saggezza del cuore”

La voce di un Dottore della Chiesa

Secondo san Tommaso, la prudenza è la capacità di guardare avanti, lontano, di prevedere e provvedere, vedere il possibile punto di arrivo di un pensiero o di una scelta, mediante confronti con quanto accaduto nel passato. Tale significato prospettico trova conferma dal fatto che la parola latina prudens è la forma contratta di providen (provvidenza): il prudente è provvidente, colui che vede prima, guarda oltre la situazione attuale. Il compito specifico della prudenza è soprattutto quello di prefigurare il percorso adeguato per raggiungere il fine. Non stabilisce il fine ultimo, il bene da compiersi, che non è oggetto di deliberazione, ma ne predispone i mezzi. Da tutto questo l’importanza fondamentale della prudenza nel processo del discernimento per compiere in maniera corretta decisioni importanti per la propria vita. Il suo legame con la provvidenza mostra anche la sua dimensione religiosa, di partecipazione alla sapienza divina, che fornisce luce e forza per compiere il bene. San Tommaso precisa che in questo difficile compito possiamo essere aiutati da un prezioso dono della Spirito Santo, il consiglio, che fornisce luce all’intelletto e forza alla volontà: «La prudenza, che implica la rettitudine della ragione, viene potenziata ed aiutata in quanto è regolata e mossa dallo Spirito Santo. E questo compito appartiene al dono del consiglio. Quindi il dono del consiglio corrisponde alla prudenza, come suo aiuto e coronamento».

(San Tommaso; “Le virtù cristiane”)

San Tommaso

Dottore della Chiesa

Commento di Roberto Proietti

robertocerreto82@gmail.com

 

 

 

 

 

 

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