San Biagio è armonia del creato: i ritmi scanditi dalla liturgia delle ore sono accompagnati dal cri cri delle cicale. I pellegrini si susseguono entrando come in un canone nel canto accompagnato dalla cetra.
Le anime si accordano come le corde dello strumento, per trovare armonia con il proprio corpo, con gli altri, con il creato, con il creatore. Taluni prestano corpo e anima alla scrittura dell’icona, lasciandosi guidare in gesti antichi da sapienti maestre, per conservare e consegnare in altari di legno e gesso la testimonianza dell’alleanza con il Signore. Ci si rafforza attorno al desco serale, onorando i doni della terra in un ringraziamento intimo e profondo per il dono più grande, che è lo stare insieme, figli dell’unico padre.

Dedico il mio pensiero a Suor Anne, perché con la sua autorevole e rassicurante presenza ci ha illuminati, aiutandoci a scoprire il volto di Cristo innanzitutto dentro di noi, traducendo quello che al momento ci appariva come semplice espressione del nostro gusto personale o di un vezzo, come qualcosa di molto più profondo di cui eravamo, e sempre siamo, il più delle volte, inconsapevoli. E, ovviamente, a Nunzio, che mi ha letteralmente “portato” a San Biagio. Evidentemente anche lui vedendo in me più di quanto non veda io stesso.

Renato de Michieli Vitturi

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