« … Non importa quanto stretto sia il passaggio, quanto piena di castighi la vita, io sono il padrone del mio destino: io sono il capitano della mia anima’. Questo, uno stralcio della poesia dal titolo ‘Invictus’, di William Ernest Henley, che ispirò Nelson Mandela durante i suoi anni di prigionia. Con la visione di questo bellissimo film, è iniziato l’ultimo weekend dei Percorsi di Luce per quest’anno pastorale.

Non poteva esserci un film più indicato, un film che parla di ispirazione e di un sogno per il quale si è disposti a fare anche le più grandi follie, come quella di creare le condizioni perchè il Sudafrica vinca la coppa del mondo di rugby; un modo, lo sport, di ripartire ‘dal basso’ per unire le persone e, attraverso le persone, la Nazione intera. Da questa parola vorrei partire: ispirazione.

Dopo due anni che frequento assiduamente i Percorsi di Luce a San Biagio, termino questo percorso con un’ispirazione rinnovata nel cuore: quella di mettere a servizio quella che sono, la mie competenze, la passione e l’energia per continuare a ‘seminare’ vita e speranza nel mondo, in particolare nel cuore delle nuove generazioni.

È dai sogni che occorre ripartire, perchè i sogni più belli che abitano il nostro cuore vengono da Dio ed ognuno di noi è una Sua ‘ispirazione’ unica e irripetibile e Dio non aspetta altro che si concretizzi per portare frutto nel mondo. L’altra parola che mi porto a casa la prendo in prestito dal titolo del film: ‘Invictus’, che significa ‘Invincibile’.

A San Biagio succede questo: ti riscopri invincibile. Si può essere invincibili? Si, si può, se si è ‘capitani della propria anima’, se si decide di riprendere in mano la propria vita e farne qualcosa di grande, un capolavoro. Siamo noi le mani e le braccia di Dio, la sua incarnazione nel mondo. I Percorsi di Luce e la vita con la comunità delle suore e con i giovani a San Biagio mi ha fatto riscoprire questo. Sono il capitano della mia anima e sono al timone della barca della mia vita, ma non sono sola: tantissimi fratelli e sorelle sono con me.

La storia di Mandela raccontata attraverso il film mi ha ricordato le parole di San Paolo, di cui abbiamo da poco ricordato la festa: ‘È quando sono debole che sono forte’ (2 Cor. 12,10). Sperimentare che nel cammino della tua vita non sei solo e che non importa da dove vieni, quante volte cadi, ma importa ciò che muove il tuo cuore e la direzione che scegli di dare ai tuoi passi. La grazia di Dio e l’amore dei fratelli ti rende forte. E benedici anche le tue debolezze. E allora si che sei invincibile!!! Grazie San Biagio, grazie ai miei compagni di viaggio ed alla comunità delle suore. Insieme andiamo avanti. Invincibili.

 

Benedetta Ferrone

 

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