Gesù disse ai suoi discepoli:
 «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello».

Mt 5,38

Come vivere questa Parola?

Sia il “taglione” dell’antico testamento, sia la soluzione di Gesù sono Parola di Dio nella storia. L’antica “vendetta” era, per così dire, tollerata da Dio in attesa del superamento messianico di questa come altre soluzioni in un’ottica di una universale giustizia di pace. Gesù non abolisce una virgola della legge dei profeti dunque nemmeno la “legge del taglione”. Intorno ad essa, non fa discorsi o ragionamenti ma semplicemente e drasticamente la inutilizza sorpassando tutte le soluzioni vendicative, nonché portando a compimento le finalità di quella antica provvisoria parola di Dio e proponendo l’evoluzione di un cammino radicale e ottimale lungo il percorso individuato dalle beatitudini evangeliche. Questa pagina di vangelo, sarebbe da leggere insieme alle beatitudini per comprendere come la Parola di Dio sulle labbra di Gesù è compassione e misericordia, generosità, larghezza d’animo, rinuncia a se stessi.

Accompagna la mia giornata questa Parola: “Ma io vi dico….”

 

La voce dei Padri del deserto

“Disse l’abate Daniele: “C’era una volta a Babilonia in Egitto la figlia di un potente che aveva dentro di se il demonio. Il padre di lei aveva come amico un monaco e questi gli aveva detto che nessuno avrebbe potuto curare la figlia se non alcuni anacoreti che lui conosceva. Ma se li avesse chiamati, per via della loro umiltà, non avrebbero avuto la forza di scacciare il demonio. “Comportiamoci dunque così”, disse “quando vengono al mercato fate finta di voler comprare da loro delle ceste e, allorchè stanno per riscuotere quanto convenuto, li preghiamo di dire una preghiera e credo che la giovane sarà guarita”. Andati al mercato, trovarono un discepolo degli anziani, seduto che vendeva la merce e lo fecero venire da loro con le ceste per poterlo pagare. Non appena il monaco entrò in casa, giunse pure l’indemoniata e gli tirò uno schiaffo. Egli allora porse anche l’altra guancia, secondo il precetto del Signore. Il demonio, messo alla prova, gridò: “O forza del comandamento del Signore mi scaccia”. E immediatamente fu purificata. Quando vennero gli anziani, raccontarono loro l’accaduto. Essi resero gloria a Dio e dissero: “la superbia del diavolo suole essere rovesciata dall’umiltà del precetto di Dio”.

(Detti dei Padri del Deserto, 98s)

 

 

 

Commento di Roberto Proietti

robertocerreto82@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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