DALLA PAROLA DEL GIORNO

«Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».»

Lc 21,1-4

Come vivere questa Parola?

Abbiamo da poco ascoltato questa Parola nella XXXII domenica del tempo ordinario, e oggi la liturgia ce la ripropone. È un testo molto conosciuto in cui chiaramente Gesù mette in luce come questa donna rappresenta l’identità di coloro che sono chiamati ad essere discepoli.

“Gesù alzati gli occhi…vide i ricchi … vide anche una vedova povera”.

Gesù alza il suo sguardo e vede. Vede persone che gettano le loro monete nel tesoro del tempio.  tra cui vede alcuni ricchi e una vedova povera. La sua attenzione si posa proprio sul contrasto tra chi getta il superfluo e chi dona tutto quello che possiede.

Loro “gettano” il superfluo, e lo fanno solo dopo aver messo a riparo la propria esistenza, il proprio benessere, il proprio comodo. È un donare che non introduce alcun cambiamento nella propria esistenza, che non rinnova nulla, e non toglie nulla.

La donna è sola, vedova tuttavia, anche se ultima tra gli ultimi, non si chiude nella sua condizione lasciandosi così paralizzare, ma sceglie di vivere avanzando coraggiosa e serena, in mezzo a tutti. La donna getta la sua vita tra le braccia di quell’unico Signore che può dar senso, certezza, spessore, e ricchezza alla sua esistenza. Questa donna dà tutto al Signore, nella certezza che questo significa ricevere tutto. Questa donna manifesta così la sua fiducia totale in Dio, fiducia di chi sa che sarà Lui a provvedere a lei.   

Questo è quanto il Signore chiede ad ognuno di noi e che ci fa essere davvero suoi discepoli.

Siamo capaci di questa fiducia? O spesso invece puntiamo tutto sulla nostra forza, intelligenza, volontà, sulle nostre capacità e sulle nostre ricchezze materiali. E se ci viene a mancare anche solo una di queste non siamo in grado di affrontare la vita. Siamo tentati di voler tenere “tutto sotto controllo” faticando in quell’atteggiamento della donna di abbandonarci a Lui. Inoltre vogliamo sempre scendere a compressi e così facciamo fatica a dare completamente tutto noi stessi, ci tratteniamo sempre qualcosa. “Si, io mi fido di Dio ma nel frattempo tengo una mano anch’io!”  Senza la fiducia totale in Lui non si manifesta la potenza di Dio nella nostra vita. I discepoli sono persone completamente affidate. Il Vangelo di oggi ci dice di comportarci come questa vedova: se tu ti fidi di Dio, Lui provvederà completamente a tutto. 

Signore ti chiedo di aprirmi il cuore come questa vedova e di sapermi affidare completamente a Te: Gesù, pensaci Tu!

La voce di uno Scrittore

“La fede, così come l’amore, non passa attraverso la ragione.”

 

 

Hermann Hesse

Scrittore

Commento di Sr Vilma Colombo FMA

direttricesanbiagio12@gmail.com

 

 

 

 

 

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