DALLA PAROLA DEL GIORNO
«E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. 17Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
19Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. 20Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano»
Mc 16, 15-20
Come vivere questa Parola?
Gesù dice: «Andate!». Si rivolge alla comunità nel suo insieme e non ai singoli. Questo lo si ritrova anche in altri passi del Vangelo in cui Gesù invia i discepoli in missione a due a due e mai da soli. È bene sottolineare questo, perché non dovremmo mai scordare che l’evangelizzazione è opera della comunità cristiana, piccola o grande che sia, e non di persone che agiscono individualmente. Il motivo di ciò risiede nel fatto che il Vangelo, per essere annunciato efficacemente, ha bisogno di persone che lo mostrino con la loro vita. Ha bisogno di persone che mostrino ciò che veramente le contraddistingue come appartenenti a Cristo: l’amore reciproco e gratuito.
Aiutaci, Signore, a comprendere che se le nostre vite non diventano, ogni giorno sempre di più, dei “vangeli incarnati” rischiamo di rendere l’opera dell’evangelizzazione che ci hai affidato incapace di toccare il cuore del mondo.
La voce di Papa Francesco
«Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione. La riforma delle strutture, che esige la conversione pastorale, si può intendere solo in questo senso: fare in modo che esse diventino tutte più missionarie, che la pastorale ordinaria in tutte le sue istanze sia più espansiva e aperta, che ponga gli agenti pastorali in costante atteggiamento di “uscita” e favorisca così la risposta positiva di tutti coloro ai quali Gesù offre la sua amicizia».
(FRANCESCO, Evangelii gaudium, 27)