DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. […] Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?».»
Lc 13,10-13.15-16
Come vivere questa Parola?
Questa donna nella sinagoga dove si proclama la legge di Dio – che è legge liberante – si presenta “legata”, “curva”, perché uno “spirito la teneva legata”. Satana lega l’uomo perché resti chiuso su se stesso, accartocciato e impedito a guardare in alto. In questa condizione si può solo guardare la terra e le cose della terra nelle quali si è concentrati e dalle quali si rimani succubi, prigionieri. Ma l’uomo incurvato è solo terrestre, non è uomo, è l'”animale” uomo! La posizione eretta ci riporta al fine per cui siamo creati: per guardare negli occhi l’altro, guardare oltre e guardare in Alto.
Fa, o Signore, che sappiamo riconoscere quello che ci rende schiavi, che schiaccia a terra la nostra dignità di uomini creati per guardare in Alto. Aiutaci a non acconsentire al male, ma per tua Grazia dacci di riconoscerlo per definirlo, combatterlo e fuggirlo.
La voce di San Pietro negli Atti degli Apostoli
«Voi conoscete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazareth, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.»
(At 10,37-38)