DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati».
Mc 6,54-56
Come vivere questa Parola?
Da una sponda all’altra del Mare di Galilea, Gesù viene assediato dalla folla: lo cercano, lo inseguono, si gettano ai suoi piedi per tentare di toccare anche soltanto un lembo del suo mantello, nella speranza di venire guariti. Marco ci descrive un Gesù accerchiato e molto umano, un Gesù che si commuove ed entra in azione per rispondere al bisogno di aiuto e di salvezza da parte della folla. Si tratta di un Dio che non sa resistere all’invocazione di chi soffre, si muove a compassione di chiunque è ammalato. Non gli importa se chi lo prega sceglierà più tardi di andarsene senza un grazie. Quello che conta è riuscire a toccargli almeno il mantello, come è avvenuto per l’emorroissa. E’ necessario toccarlo, volerlo incontrare per ottenere di farsi curare. Dio non si impone, ma si propone. Quando vede una lacrima sul nostro viso si commuove, prova compassione. Lui c’è, è presente, vicino. Ma attende la nostra volontà di guarire, di cambiare il nostro stile di vita. Allora l’incontro con lui ci trasformerà radicalmente.
Oggi, in un momento di silenzio e preghiera, lo invocheremo così: “Fa’ che ti conosca intimamente o Cristo e concedimi di incontrarmi con te per conoscere più da vicino la profondità del tuo amore e della tua tenerezza.
La voce di uno scrittore e giornalista
“Quando Gesù si china su di noi per guarirci, è per sempre. Una remissione definitiva che parte dall’anima per risanare tutto il corpo. Una guarigione che non è limitata alla vita terrena, ma che coinvolge anche quella eterna, segno di una salvezza che ci libera definitivamente dal male per restituirci la vita. Quella vera”.
(Alessandro Ginotta – https://www.labuonaparola.it/vuoi-guarire-tocca-lanima-di-gesu/)