DALLA PAROLA DEL GIORNO
«State attenti a voi stessi! Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: «Sono pentito», tu gli perdonerai». Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».»
Lc 17, 3-6a
Come vivere questa Parola?
Padre Silvano Fausti, gesuita e profondo conoscitore della Bibbia, di fronte alla risposta di Gesù agli apostoli che gli chiedono quante volte si deve perdonare, scrive: “La vera comunità cristiana non è dove non si pecca, ma dove si perdona”. Accanto a tale tema, così esigente dal punto di vista evangelico, sorge l’invito alla correzione fraterna. Non è facile, soprattutto quando la colpa del fratello o della sorella è rivolta a noi stessi. “Non si tratta di criticare chi ha sbagliato, ma di condannare il male che ha compiuto. La correzione fraterna è il più alto grado di misericordia: riscatta con amore, alla radice del peccato che è la menzogna”. Di fronte al compito di perdonare e di riabilitare chi ha peccato i discepoli sono esitanti, percepiscono la loro nullità, ma soprattutto la loro mancanza di fede. Allora il Maestro li rincuora. La fede è come un seme piccolo, ma con tanta forza. E’ il segno di Dio a cui nulla è impossibile.
Guidami, Signore, per una via di eternità; libera ti prego, il mio cuore da ogni risentimento e rendilo aperto alla riconciliazione.
La voce del fondatore della Comunità di Taizè
“Quando si ha il cuore libero da qualsiasi amarezza e colmo di sincera amicizia per il prossimo, allora soltanto gli altri possono ascoltare osservazioni e insegnamenti”.
Commento di Sr Graziella Curti FMA
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