«Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito?»
Mc 8,17
Come vivere questa Parola?
Interessante è l’accostamento dei verbi in questa provocazione di Gesù. I primi due verbi riguardano l’intelligenza, l’altro sulla capacità di lasciarsi smuovere da un’esperienza di dono.
Gesù interpella con le sue parole e le sue azioni tutta la persona. Le è chiesto di mettere in gioco tutte le sue energie. La fede è una risposta che scaturisce dal cuore e dalla mente: l’amore, come capacità di lasciarsi toccare dal dono, rende disponibile l’intelligenza a capire ciò che viene offerto per renderlo operante nella propria vita.
Spirito di Dio, illuminaci! Donaci la tua luce per poter vincere le resistenze della mente e del cuore e saperti cogliere presente nel tuo e nostro “oggi”. AMEN!
La voce di Papa Francesco
«Quando il cuore diventa indurito, quando il cuore si indurisce, si dimentica… Si dimentica la grazia della salvezza, si dimentica la gratuità. Il cuore duro porta alle liti, porta alle guerre, porta all’egoismo, porta alla distruzione del fratello, perché non c’è compassione. E il messaggio di salvezza più grande è che Dio ha avuto compassione di noi. Quel ritornello del Vangelo, quando Gesù vede una persona, una situazione dolorosa: “ne ebbe compassione”. Gesù è la compassione del Padre; Gesù è lo schiaffo a ogni durezza di cuore».(MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA DOMUS SANCTAE MARTHAE, Martedì (18 febbraio 2020)