DALLA PAROLA DEL GIORNO
«10E non fatevi chiamare «guide», perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. 11Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; 12chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato»
Mt 23,10-12
Come vivere questa Parola?
Gesù cammina per le strade della Giudea e della Galilea. Spesso è stanco, a volte deluso per la sordità anche dei più intimi che non sempre riescono a comprendere il vero significato delle parole che il Maestro dice. C’è una tradizione che ha snaturato il senso vero di alcuni termini, specie nella pratica di ogni giorno. Oggi il Maestro non rinuncia a chiarire il valore di alcuni titoli, giunti fino a noi, gente del duemila, ma che hanno bisogno di essere compresi nella loro concretezza. Per questo Gesù insiste “Non fatevi chiamare ‘rabbi’, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate ‘padre’ nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello nei cieli. E non fatevi chiamare ‘guide’, perché uno solo è la vostra Guida”. Nella comunità cristiana ogni titolo deve significare ciò che viene realmente vissuto. Con chiarezza, Gesù avverte i suoi discepoli: “Ma voi non così” Il discepolo di Gesù è avvertito: rabbi e guida sono titoli che vanno applicati solo a lui, il Cristo di Dio, così come solo Dio va invocato quale Padre. Parole nette, chiare che preludono alla fine del brano. Un decisivo avvertimento: chi è più grande o chi è il primo della comunità cristiana sia servo di tutti, si abbassi e si spogli di ogni potere e arroganza, sull’esempio di Gesù, il Servo del Signore, e così sarà innalzato. Altrimenti sarà abbassato, deposto dal trono, retrocesso nel banchetto celeste.
Mostraci, Signore, la via della salvezza.
La voce di un religioso biblista
Se tu usi i tuoi doni per dominare, distruggi te e gli altri. Se, invece ti abbassi, ti umili e l’umiltà è l’uomo, è la verità e tu vivi i tuoi doni allora, non per dominare gli altri, ma per entrare in comunione, per un servizio reciproco, ecco che sarai innalzato, cioè vivi da figlio di Dio, vivi davvero la gloria di Dio.