DALLA PAROLA DEL GIORNO

«L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo».»

Lc 1,19-20

Come vivere questa Parola?

“Non avete creduto alle mie parole”, è il rimprovero che riceve Zaccaria, per non aver creduto e contestato le parole dell’angelo. A noi può succedere così, desideriamo tanto qualcosa, lo aspettiamo tanto e quando arriva è così grande, così meraviglioso che ci rifiutiamo di credere che questo ci stia accadendo e la cosa più contraddittoria è che siamo davanti all’altare, al cospetto di Dio e non possiamo accettarlo nel nostro cuore, perché i ragionamenti e i dubbi hanno la meglio su di noi.

Ma non solo Zacaria, ma anche Elisabetta, che ha trascorso cinque mesi senza uscire di casa, una vecchia, sterile da tanti anni e ora incinta… la paura a ciò che diranno sarà più forte che uscire ad annunciare la misericordia che il Signore aveva usato con lei, poi si vedrà che ci vuole l’intrepidità di una giovane donna, Maria, perché lo Spirito faccia esplodere in canto e lode il cuore.

In un certo senso entrambi sono rimasti muti di fronte alla grandezza dell’azione misericordiosa del Signore.

Signore, ti chiedo umilmente di aiutarmi a dare fede alle tue parole, alle quali mi indirizzi attraverso mediazioni, affinché nonostante i miei limiti, che potrebbero essere l’età avanzata, l’apparente sterilità nella missione apostolica, possa crederti e lasciarmi trasformare da Te.

La voce della liturgia “Antifona O”

O Radix = Germoglio di Iesse (padre di Davide)

O Germoglio di Iesse, che t’innalzi, come segno per i popoli: (Is 11, 10)

tacciono davanti a te i re della terra e le nazioni t’invocano: (Is 52,15)

vieni a liberarci, non tardare! (Ab 2,3)

 

Ed è vero. Tutti aspettano un grande Salvatore, un leader ideale, che li riempia di incoraggiamento e speranza. Le persone hanno bisogno di entusiasmo e speranza. Soffriamo delusione dopo delusione, delusione dopo delusione. Le cose sono promesse e tutto rimane nelle parole e nella buona volontà. Si parla di cambiamento, affinché tutto rimanga uguale. Ciò di cui abbiamo più bisogno oggi è una nuova speranza.

 

 

Ammiriamo quella splendida manifestazione di Dio come fuoco e come amore, come pastore e come legge, come forza liberatrice. Quel Signore-Pastore, che ama il suo popolo, il suo gregge, e che non permette a nessuno di sottometterlo o di disperderlo, nessuno gli rapisca una pecora dalle mani. Pertanto si manifesterà con un braccio potente per liberare e dirigere il suo popolo.

 

 

Commento di Sr Teresita Verhelst Solano fma

tereverso2017@gmail.com 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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