DALLA PAROLA DEL GIORNO

«Essi lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città,

 credendolo morto.

Allora gli si fecero attorno i discepoli ed egli si alzò ed entrò in città. […]

Confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede «perché – dicevano – dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni».»

At 14,19-20.22

«Vi lascio la pace, vi do la mia pace«»

Gv 14,27

Come vivere questa Parola?

Le tribolazioni della vita – lo sappiamo bene – non mancano mai, ma non manca mai neppure la promessa di Gesù: poter vivere tutto dentro la sua pace! Tante volte lasciamo ai persecutori, o chi comunque a chi ci tratta male e compie ingiustizie, molto più potere di quanto in realtà ne hanno… come per san Paolo: lo “credevano morto” in seguito al male fatto, ma chi è di Cristo non muore, sa già che è sempre la Vita a trionfare. Quanti santi e martiri lo sanno bene. Ci facciamo guidare da uno di loro, tra i più simpatici: san Thomas More.

La voce e la preghiera di san Thomas More

“Concedimi, o Signore, la grazia di rivolgere solo a Te i miei pensieri; di non dipendere dal frastuono delle bocche degli uomini; di essere contento della solitudine; di non desiderare di ascoltare frivolezze; di pensare a Dio con letizia; di invocarne l’aiuto misericordioso; di abbandonarmi al conforto di Dio; di amarlo incessantemente; di riconoscere la mia viltà e la mia miseria; di umiliarmi arrendevole alla potente mano di Dio; di pentirmi dei peccati commessi, sì da sopportare paziente le avversità per la loro remissione; di sopportare qui il mio Purgatorio; di gioire nelle tribolazioni; di attraversare gli angusti sentieri che conducono alla vita; di portare la croce con Cristo; di ricordare le cose supreme; di avere sempre davanti agli occhi la mia morte, che mi è sempre vicina; di non ritenere la morte a me estranea; di avere sempre in mente la passione che Cristo patì per me; di essergli incessantemente grato dei suoi benefici; di riscattare il tempo perduto; di astenermi dalle vane ciance; di rifuggire dai divertimenti sciocchi; di considerare nulle le perdite delle sostanze, degli amici, della libertà, di tutto, per la vittoria di Cristo; di considerare i miei più accaniti nemici come i miei migliori amici. Perché i fratelli di Giuseppe non avrebbero potuto mai fargli bene maggiore, con il loro amore ed il loro affetto, di quello che gli fecero con il loro odio e la loro malizia”.

(Preghiera dalla prigionia)

 

 

 

                                                     

 Commento di ADL

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