DALLA PAROLA DEL GIORNO
«I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato il mio figlio».»
Mt 2,13-15
Come vivere questa Parola?
“Perché, o Signore, ti prendi la vita dei buoni mentre gli assassini e i cattivi continuano a vivere?” Tutti ci portiamo dentro questo interrogativo ma occorre ricordare che il male fa parte della nostra essenza e che noi siamo stati creati liberi. Dio utilizza la negatività per far crescere il germoglio di bene come fiore che sboccia fra le pietre. Rispondere al male col bene è necessario perché il male cresce quando noi rispondiamo al male col male. Giuseppe, Maria e Gesù, famiglia appena formata, debbono fuggire da casa loro perché il tiranno di turno li vuole morti. Devono varcare i confini della loro terra. Vivono la tribolazione dell’espatrio forzato, come un emigrante qualsiasi. Devono varcare la frontiera per cercare asilo politico. Varcano la frontiera nel deserto, per non farsi riconoscere. Eccola, la famiglia di Dio, sul confine. Devono evitare la polizia di frontiera. Questa foto di gruppo che a noi ha donato Matteo, foto scattata sulla striscia doganale, è la vera icona di Dio oggi, per noi chiamati a confrontarci con nuovi costumi e con nuovi linguaggi. Con la famiglia di Nazareth, famiglia di frontiera, siamo chiamati ad accorgerci che non siamo soli al mondo e che le nostre ragioni sono più fragili di quanto pensavamo. Siamo chiamati a stare nell’inquietudine delle frontiere, a vivere il tempo delle cose nuove ad ogni latitudine, le cose nuove sono anche le turbe di poveri, degli oppressi, dei rifugiati, degli uomini di colore, di tutti coloro che mettono a soqquadro le antiche regole del gioco, fatte e attuate da chi è sempre stato il più forte, per questo di origini sospette.
Signore Gesù, ricordaci che quello delle frontiere è un ribaltamento evangelico: sei Tu che nasci nella nostra storia e ci doni la vita nuova dei risorti.
La voce di un filosofo
“Io so e sento che fare del bene è la vera felicità di cui il cuore umano può gioire.”