DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Mc 1,21b-28
Come vivere questa Parola?
Di Gesú si dice che “insegnava con autorità”: insegna con autorità chi parla partendo dalla propria esperienza e chi, con il suo insegnamento, “fa crescere” (la parola “autorità” proviene dal verbo latino “augere”, che significa aumentare, far crescere, sollevare).
L’opposto, quello che secondo il testo, facevano “gli scribi”, ovvero i teologi ufficiali del giudaismo, è pura erudizione che sottomette o mantiene nella passività gli altri. Non occorre, dunque, essere eruditi e neanche avere titoli universitari per “insegnare con autorità”; basta ancorarsi alla verità di ciò che si è sperimentato e amare gli altri, desiderando che anche loro entrino in connessione con la propria saggezza interiore.
Il criterio per distinguere quando ci troviamo in presenza di chi “parla con autorità” sarà sempre lo stesso: la sua parola fa crescere le persone in profondità.
Spirito Santo, aiutami ad essere coerente tra la fede che professo e la mia vita quotidiana.
La voce di un sacerdote
“Essere autorevoli, e fare in modo che quest’autorevolezza coincida con l’autorità che rappresenti, è tremendamente più complesso: significa innanzitutto mostrare coerenza tra quanto dici e quanto fai, tra quanto rappresenti e quanto operi, tra quello che ti è affidato come incarico e il fatto di esercitarlo con una sicurezza, un’intelligenza, una passione, un entusiasmo tali da saper essere un leader nel senso vero del termine, ovvero una guida sicura per chi decide di seguirti.”
(Don Alberto Brignole)