DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».»
Lc 11, 37-41
Come vivere questa Parola?
Gesù contesta l’atteggiamento esteriore del fariseo che, dopo averlo invitato a pranzo, si scandalizza della sua libertà interiore. Il fariseismo colpisce, normalmente, coloro che con devozione vogliono avvicinarsi a Dio con sincerità di cuore. Gesù contrappone alla scrupolosa osservanza della norma un cuore leggero e libero, più attento al “dentro” che al fuori. Il maestro ci insegna a guardare col cuore, a giudicare con tenerezza, ad andare all’essenziale, a conservare con intelligenza i gesti, i riti, le abitudini, riempiendole di significato, di verità e a dare in elemosina il “dentro”, infatti l’elemosina che siamo chiamati a dare è soprattutto quella molto più difficile. dare di noi stessi. Diamo in elemosina la nostra stessa vita, regaliamola al Signore perché la faccia diventare testimonianza per i fratelli, per il Suo grande sogno. A riguardo, è significativo un aneddoto dell’Abbé Pierre: nella Francia postbellica, si trovò accanto ad un giovane che si era gettato nella Senna e che era stato salvato e invece di dirgli le solite ritrite banalità lo fissò e gli disse: “Non so perché volessi buttare via la tua vita, ma fammi un favore: regalamela”; quel giovane divenne uno dei pilastri della fraternità di Emmaus. Ciascuno può regalare il grande bene che ha nel cuore, donare se stesso.
Rendici capaci, Signore, di comprendere con il cuore che c’è molta più gioia nel donare che nel ricevere.
La voce di uno scrittore
“Nessun regalo è troppo piccolo da donare, e nemmeno troppo semplice da ricevere, se è scelto con giudizio e dato con amore.”