DALLA PAROLA DEL GIORNO
«17Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: 18«Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte 19e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».»
Mt 20,17-19
Come vivere questa Parola?
La croce è sempre presente nel cuore di Gesù. È la meta della sua vita. Sarà un sacrificio liberamente offerto, e non solo un martirio: Ancora una volta, il Maestro annuncia con precisione ai suoi apostoli che cosa gli sarebbe accaduto. A questo punto ci si aspetterebbe che venissero superate le voglie personali, magari di bassa lega, dei discepoli. Al contrario, i sentimenti di Giacomo, di Giovanni e della loro madre appaiono molto umani: esprimono quel bisogno di gloria, quel bisogno di apparire che esiste in ciascuno di noi. Il nostro io resta sempre più o meno occupato dal desiderio di dominare. Ma Gesù ci avverte: se vogliamo essere con lui nella sua gloria, dobbiamo bere per intero il suo calice, cioè dobbiamo anche noi morire, fare la volontà del Padre, portare la nostra croce, senza cercare di sapere prima quale sia il nostro posto nel suo regno. Anche noi siamo stati toccati e lo siamo ancora, dalla tragedia della pandemia, e siamo tentati di attaccarci a ciò che ci può dare sicurezza personale, al di là della situazione di altri più bisognosi di noi, ma questa sensazione di impotenza e sofferenza va relativizzata e va sempre vista in rapporto a quanto c’è stato di positivo riguardo al nostro stile di vita e anche in rapporto ai drammi della intera umanità. Ne deriva la necessità di testimoniare la speranza che ognuno di noi deve rinnovare ogni giorno nella propria vita alla luce della Parola. Giustamente, Papa Francesco ha comunicato che il prossimo Anno Santo (nel 2025) avrà come motto: pellegrini di speranza
Concedi ai tuoi figli, o Padre, l’abbondanza della tua grazia, dona loro la salute del corpo e dello spirito, la pienezza della carità fraterna e la gioia di esserti sempre fedeli.Per Cristo nostro Signore. Amen
La voce di un Teologo
Cerca conforto, il Signore Gesù. Cerca un cenno di incoraggiamento da parte di coloro che con lui hanno vissuto per tre anni, giorno e notte, condividendo i suoi sogni, le sue paure, la sua quotidianità. Gesù dice, per la terza volta, che il suo destino è segnato, che l’aspetta una croce, che l’incomprensione maturata con la classe dirigente del paese è ormai ingestibile. Con quanta amarezza Gesù constata il fallimento della propria missione, con quanto dolore, con quanta ostinata speranza si affida al Padre.