DALLA PAROLA DEL GIORNO
Così dice il Signore:
«Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato».
Es 23,20
Come vivere questa Parola?
La liturgia di oggi ci mette in contatto con una realtà spirituale che accompagna il nostro cammino. Un testo ci aiuta ad approfondire il tema degli Angeli.
La voce di Sr Maria Pia Giudici FMA
“Il nostro Angelo non è dunque un mitologico surrogato di Dio, ma uno spirito che, essendo interamente al suo servizio, e da Lui coinvolto nell’avventura della salvezza dell’uomo, affidatogli dalla sua bontà e Provvidenza.
Messaggero di buone ispirazioni, stando a quel che ne dicono i Padri, ha particolari funzioni verso di noi.
Ci protegge di turbamenti interni ed esterni. E da questo punto di vista san Giovanni Crisostomo lo chiama Angelo della pace.
Ci rimprovera e punisce quando ci allontaniamo dalla buona strada. Per questo, Erma lo chiama Angelo della penitenza
Ci assiste e ci aiuta nel prioritario e importantissimo nostro compito che è quello di pregare. E quindi Tertulliano lo dice: Angelo della preghiera.
Non certo per bizantinismo e gusto di arzigogoli teologici ma per quel bisogno di respirare interiormente l’atmosfera della salvezza che Cristo stesso ci mette in cuore. A confronto e ammaestramento del nostro voler vivere in Lui, con Lui e per Lui sotto lo sguardo del Padre”.
(GLI ANGELI, note esegetiche e spirituali, Maria Pia Giudici, Cap. V Gli Angeli nella nostra vita personale)
“Riflesso purissimo della bellezza e santità di Dio, gli Angeli; diverso ma simile riflesso anche noi di Lui, quando avremo definitivamente ricuperata quell’“immagine e somiglianza” di chi per amore, ci ha creati innocenti e integri nell’Eden e per amore ha dato in balìa della morte il figlio, perché dalla morte del peccato fossimo riportati a vita”.
(GLI ANGELI, note esegetiche e spirituali, Maria Pia Giudici, Cap. VI Gli Angeli nostri compagni di eternità)