DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Figlioli miei, da questo sappiamo di avere conosciuto Gesù: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: “Lo conosco”, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui. Chi dice di rimanere in lui, deve anch’egli comportarsi come lui si è comportato. (…)
Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello, rimane nella luce e non vi è in lui occasione di inciampo. Ma chi odia suo fratello, è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi»
1 Gv 2, 6. 9-11
Come vivere questa Parola?
L’insistenza con cui Giovanni invita a osservare i comandamenti del Signore per dimostrargli un vero amore ci fa pensare alla nostra durezza di cuore, non facile ad arrendersi dinanzi alle pretese di essere a posto con Dio perché compiamo qualche pratica religiosa. Il primo comandamento da vivere è quello dell’amore di Dio e quindi dell’amore del prossimo. Possiamo facilmente illuderci di amarlo come conviene, per toglierci tale illusione Giovanni ci propone una verifica: l’amore del prossimo. Amare come il Signore comanda, come lui ama non è cosa facile. Amare l’altro significa donarsi completamente a lui, significa morire a noi stessi. I sentimenti che noi possiamo provare verso l’altro, in genere, sono di simpatia, di indifferenza o di antipatia. Il vero amore verso il prossimo si fonda su un motivo di fede: riconoscere e amare nell’altro Gesù stesso.
Maestro, fa’ che ci sentiamo amati gratuitamente, non perché lo meritiamo: solo così potremmo amare il nostro prossimo “a prescindere”, senza alcuna condizione.
La voce di Benedetto XVI, Papa emerito
“Solo il servizio al prossimo apre i miei occhi su quello che Dio fa per me e come Egli mi ama”.