DALLA PAROLA DEL GIORNO

«

«Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.»

Lc 13,25-27

                                                                                                                                                          

Come vivere questa Parola?

Come è vitale per la nostra vita e salvezza non agire solo per formalità, così lo è non dirsi cristiani senza cercare di vivere le esigenze della Parola.

Il Vangelo di oggi è brutale in questo senso… se non proviamo a vivere Lui, Lui non ci può conoscere, semplicemente perché non glielo permettiamo. Non basta dire che lo frequentiamo (mangiare e bere con lui, incontrarlo nelle piazze… cioè ad esempio a messa, negli eventi pastorali e via dicendo) è vitale accogliere le mozioni dello Spirito che è in noi e cercare di vivere la Sua Parola.

Fa pensare alla prima lettera di Giacomo: “Se uno ascolta la Parola e non la mette in pratica, costui somiglia a un uomo che guarda il proprio volto allo specchio: appena si è guardato, se ne va, e subito dimentica come era” (Giac 1,23-24).

Non un ascolto evanescente e vuoto ma atti di amore, tentativi di atti di amore, questo salva, questo è conoscere Dio e farsi conoscere da Lui.

Signore, fa’ della nostra anima la tua santa casa, dilata il nostro cuore, perchè dentro noi viva sempre la Tua Parola, affinché possa guarire le nostre ferite, liberare la nostra libertà, far fiorire i semi che tu hai posto dentro di noi. Che la Tua Parola diventi carne anche in noi, te lo chiediamo per intercessione della Tua santa Madre.

La voce di uno scrittore

“Stà sicuro, l’invidierai più d’una volta la piccola suora che parte alla mattina, contenta, verso i suoi marmocchi pidocchiosi, i suoi mendicanti, i suoi ubriaconi, e lavora a braccia piene sino alla sera. Dell’ingiustizia, vedi, lei se ne infischia! Il suo gregge di storpi, lei lo lava, lo strofina, lo cura; e finalmente lo seppellisce. […]

La parola di Dio! “Restituiscimi la mia Parola” dirà il Giudice nell’ultimo giorno. Quando si pensa a quello che certuni dovranno cavar fuori, in quel momento, dal loro piccolo bagaglio, non si ha voglia di ridere, oh no!”

  

Georges. Bernanos

Scritttore

 

 

Commento di ADL 

                                                                                                                                                               info@sanbiagio.org

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo sito utilizza i cookie per il suo corretto funzionamento. I dati registrati attraverso i cookie vengono utilizzati al solo scopo statistico. Se vuoi avere maggiori informazioni sull'uso dei cookie clicca qui.

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi