DALLA PAROLA DEL GIORNO
«In quel tempo, i pastori andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo»
Lc 2, 16-21
Come vivere questa Parola?
Maria custodiva tutte queste cose meditandole nel suo cuore. Custodire e meditare sono i verbi della lentezza, della contemplazione, della gratuità. Maria non fa domande ai pastori, li lascia parlare, lascia loro raccontare quello che è successo nella notte, di quell’incontro con gli angeli, di quell’annuncio del Messia. Dice il Vangelo: “Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”. No, Maria non si stupisce platealmente, lavora dentro. Direbbe sant’Ignazio “sente e gusta nel profondo”. Prega. Di fronte ad un Mistero così grande, così sproporzionato, che fare? Lei che è la protagonista della storia della salvezza, attrice e coregista, sa e non sa. Ha imparato che non serve fare domande inutili. La luce per il passo successivo la si scopre solo camminando.
Signore, all’inizio di un nuovo anno ti chiediamo che la tua pace scenda nei nostri cuori, nelle nostre relazioni e, come Maria, possiamo tornare a custodire la bellezza che incontreremo in ogni giorno di questo tempo che ancora ci regali.
La voce di un poeta
“Le cose che si amano non si posseggono mai completamente. Semplicemente si custodiscono”.