DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori»
Mc 2,13-17
Come vivere questa Parola?
Gesù offre la vita piena a tutti, non esclude nessuno; per lui siamo tutti suoi fratelli e sorelle perché siamo figli di suo Padre. Non conosce differenze di continenti, culture, religioni, status, siamo tutti suoi fratelli e siamo trattati come tali.
Il Vangelo di oggi ci dice che egli offre “tutta la sua vita” agli esattori delle tasse che frodano e ad altri che hanno una cattiva reputazione. I “buoni” sono scandalizzati dal fatto che Gesù condivida la sua vita con queste persone. La risposta di Gesù è chiara: “Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori”.
Sentirsi sempre bisognosi, condividere la mensa della vita con altri bisognosi, ci aiuta a sentirci sempre in cammino, a vivere la nostra vita quotidiana con il dinamismo dello Spirito che ci guarisce e ci apre a nuovi orizzonti.
Grazie Signore per essere venuto per me, per noi; abbiamo bisogno di te, abbiamo bisogno gli uni degli altri.
La voce di un giornalista
“L’irruzione di Dio, straripante, totale, s’accompagna con una gioia che non è altro che l’esultanza del salvato, la gioia del naufrago raccolto in tempo…”
(André Frossard)